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    Old: Il ritorno di Shyamalan

    A due anni da Glass torna la potenza visionaria di M. Night Shyamalan con un thriller che ripercorre i temi a lui più cari. Dal 21 luglio in sala.

    Due anni dopo Glass, torna il genio visionario di M. Night Shyamalan. Dal 21 luglio arriva in sala Old, agghiacciante thriller su una famiglia in vacanza alle prese con una serie di fenomeni inspiegabili durante il soggiorno in un lussuoso resort tropicale. La vicenda parte dai coniugi Guy e Prisca Capa (Gael García Bernal e Vicky Krieps) che insieme alla figlia di 11 anni Maddox (Alexa Swinton) ed il figlioletto di 6, Trent (Nolan River), si imbarcano nella loro ultima vacanza insieme prima di avviare le pratiche del divorzio.
    Giunti al lussuoso resort, i Capa vengono calorosamente accolti dal direttore (Gustaf Hammarsten) e dalla sua assistente Madrid (Francesca Eastwood) con un cocktail di benvenuto. I bambini sono altrettanto felici: Maddox nota subito, seppur timidamente, dei ragazzi atletici, mentre suo fratello Trent fa amicizia con un bambino della sua età, con il quale inventa persino un linguaggio visivo speciale, un codice che solo loro possono decifrare, e che usano per scambiarsi messaggi segreti.
    La tappa successiva è una spiaggia esclusiva gestita dal resort dove arriveranno in compagnia di un’altra famiglia: il chirurgo cardiotoracico Charles, (Rufus Sewell), l’anziana madre Agnes (Kathleen Chalfant), la giovane moglie Chrystal (Abbey Lee), e la loro figlia di sei anni, Kara (Kylie Begley). Al gruppo sulla spiaggia si unirà anche un rapper che si fa chiamare Mid-Sized Sedan (Aaron Pierre) e una coppia sposata da tempo, Jarin (Ken Leung) e Patricia (Nikki Amuka -Bird). Dopo poco noteranno il cadavere di una sconosciuta che si incaglia sulla spiaggia, e si accorgeranno, in rapida successione, di essere isolati: i cellulari non prendono, non possono lasciare la spiaggia e i bambini stanno invecchiando rapidamente davanti ai loro occhi.

    Nonostante le premesse da horror, Shyamalan ci tiene a sottolineare che Old, ispirato alla graphic novel francese Sandcastle, non è un film dell’orrore. “Non faccio horror – dice – Non è così che definisco quel che faccio. Nell’horror c’è quasi la sensazione che la morte sia l’unica destinazione rimasta. Quando scrivo, cerco di immaginare le cose peggiori per poi chiedermi se sarei sopravvissuto emotivamente come essere umano, e se quell’esperienza mi avrebbe forgiato”. Old rappresenta forse una delle sue imprese più ambiziose, come sottolinea Ashwin Rajan, produttore del film e suo collaboratore di lunga data. ” È senza dubbio uno dei film più impegnativi che abbia mai fatto. È tornato a ciò che lo ha ispirato come narratore, e cioè raccontare delle storie limitate e guidate dai personaggi, che vivono una minaccia indescrivibile, per poi capire come la affrontano”.
    È la prima volta inoltre che Shyamalan lavora lontano dalla sua città natale Filadelfia, che ha fatto da sfondo alla maggior parte dei suoi film precedenti e alla serie Apple, Servant. Old è stato infatti girato nella Repubblica Dominicana. “Abbiamo portato Night e la sua narrazione fuori dalla sua città natale e ci siamo spostati in un altro paese”, racconta il produttore Marc Bienstock, che ha prodotto anche The Visit, Split e Glass.
    Shyamalan ha voluto fortemente che gli attori provenissero dalle più disparate zone del mondo, con origini razziali e nazionali differenti.”Ogni film che faccio deve rappresentare chi sono, ed ora celebro il fatto di essere un immigrato – dice – Non l’ho mai messo in luce in tutta la mia carriera. Faccio film negli Stati Uniti, sono nato a Puducherry, in India, e ho avuto la fortuna di raccontare storie a chiunque in tutto il mondo, lavorando a Hollywood. Avere un cast con l’accento messicano, tedesco, inglese, è stato davvero fantastico”.

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    Si conclude l’Olbia Film Network 2020

    Si è conclusa l’ultima edizione dell’Olbia Film Network, il festival internazionale di cinema e mercato dell’audiovisivo dedicato ai cortometraggi ed agli esordi cinematografici che dal 12 al 20 settembre ha portato nel capoluogo sardo centinaia di operatori del settore.
    Un’edizione coraggiosa, simbolo della ripartenza per il cinema, che nonostante le tante difficoltà è riuscita a svolgersi al meglio ed in totale sicurezza, seguendo tutte le normative dettate dall’emergenza corona virus,  ma senza snaturarsi in alcun modo.
    “Organizzare il festival in presenza è stato un atto di coraggio – spiega il direttore artistico Matteo Pianezzi
    Volevamo dare un segnale forte a tutto il comparto. Il cinema, come tutto il settore dell’arte sta vivendo una crisi storica, ma dev’essere molto chiaro l’obiettivo della ripartenza ed è anche da eventi come questo che si dà lo sprone per riprendere a macinare. La risposta del pubblico è stata eccezionale e riuscire ad ospitare centinaia di persone da tutta Europa, dimostra che, nonostante il rispetto maniacale delle normative  sanitarie, c’è voglia di tornare alla normalità. Devo ringraziare l’Assessore Serra, il Sindaco Nizzi e tutto il Comune di Olbia per averci sostenuto e assecondato in questa ‘battaglia’, così come la Film Commission Sardegna, la Regione, la Fondazione di Sardegna e il Ministero. Siamo già a lavoro per la prossima edizione per accrescere sempre più l’importanza strategica del nostro evento nel panorama cinematografico mondiale”.

    “Dall’Olbia Film Network arriva un segnale importante, di incoraggiamento per tutta la filiera cinematografica. Un’industria che ha molto sofferto per la pandemia e per il lockdown, ma che sta tirando fuori le energie migliori per ripartire. L’ho visto a Giffoni, l’ho visto a Venezia, lo vedo qui”, gli ha fatto eco l’Onorevole Orrico durante un dei panel svoltosi nelle giornale professionali.

    Creato con lo scopo principale di presentare e promuovere l’arte cinematografica contemporanea regionale, nazionale ed internazionale e di favorirne la produzione e lo sviluppo, il festival ha raccolto produttori, autori, registi, sceneggiatori, esponenti delle Film Commission italiane e delle Istituzioni che si sono incontrati durante gli Industry Days per confrontarsi e lavorare insieme sulle principali questioni e attività finalizzate alla produzione cinematografica.
    Tra loro i rappresentanti di Creative Europe, Euroimages e EAVE, il responsabile CNA Cinema e Audiovisivo Ivan Olgiati, la responsabile AGICI Marina Marzotto, la responsabile DG Cinema Iole Giannattasio, Federico Pedroni di Rai Cinema e il Sottosegretario Mibact con delega al cinema e all’audiovisivo Anna Laura Orrico, che hanno raggiunto importanti conclusioni riguardo i bandi di sostegno delle Film Commission e le nuove forme di finanziamento pubblico, ponendo l’accento sulla necessità di maggiori sinergie e l’urgenza di formare una nuova generazione di imprenditori del settore.
    150 gli accreditati Industry di questa edizione, 40 cortometraggi in concorso al Figari Film Fest, centinaia i titoli disponibili nella piattaforma Pramamovie e 4 lungometraggi (Opere prime e secondi) accompagnati dai loro protagonisti.
    “Il bilancio dell’Olbia Film Network 2020, appena concluso, è ampiamente positivo – aggiunge l’assessore alla cultura del Comune di Olbia Sabrina SerraLa manifestazione, anche se svolta nel rigoroso rispetto delle disposizioni Covid, è stata partecipata, ricca di contenuti e animata da importanti ospiti. Anche quest’anno Olbia è stata, in quei giorni, riferimento  per il mondo del cinema, occasione di confronto, e momento culturale di crescita per la comunità. Un grazie di cuore agli organizzatori e a tutti i partecipanti”.
    Tra gli ospiti che hanno partecipato con le loro Opere Prime e Seconde, Giorgio Pasotti con “Abbi fede”, Carlo Sironi con “Sole”, Giorgio Tirabassi con  “Il grande salto” e Mario Piredda con “L’agnello”, film che ha accompagnato la chiusura  della manifestazione.
    Tanti i premi assegnati da Festival anche quest’anno. A Claudio Segaluscio e Beatrice Bruschi è andato il Premio Bracco per gli attori rivelazione mentre a Michela Giraud, protagonista su Sky come presentatrice di Come Central News, è andato il Premio Comunicazione Cinema e Parole.
    Il Figari Film Fest, competizione ufficiale della manifestazione, ha invece premiato i migliori cortometraggi provenienti da tutto il mondo assegnando il riconoscimento come miglior corto internazionale a Da Yie” di Anthony Nti, scelto dalla giuria di qualità composta da Carlo Sironi, Pippo Mezzapesa e Jacopo Cullin, che ha anche dato una menzione speciale a “Sticker” di Georgi M. Unkovski, mentre il premio per il miglior corto nazionale è andato a “Indimenticabile” di Gianluca Santoni, scelto dai giurati internazionali Yves Piat, Leonor Teles e Sandhya Suri che hanno menzionato anche “Destino” di Bonifacio Angius. A livello regionale si è invece imposto “Margherita” di Alice Murgia, miglior corto sardo, e tra i film di animazione il francese “Memorable” di Bruno Collet, premiato dalla illustratrice Chiara Sgatti e dal fumettista Bepi Vigna. A trionfare nella sezione Scarpette rosse è stato invece “A sister”, cortometraggio belga diretto da Delphine Girard scelto nella cinquina dei film a tematica femminile dalle giurate Stella Pecollo, Francesca Cavallin e Sonia Serafini.
    Il Festival in collaborazione con la Sardegna Film Commision, come ogni anno ha anche premiato la scrittura nell’ambito della competizione Corto Sardegna  che ha visto vincere a pari merito le sceneggiature di “Pesce siluro” di Roberta Palmieri e Francesco Rubattu e “Sa sùrbile” di Roberta Martinelli e Marcello Pedretti che riceveranno un premio in denaro totale di 10 mila euro per la realizzazione dei progetti in Sardegna.
    Grazie alla tenacia organizzativa della direzione del Festival, del Comune di Olbia, al sostegno della Regione Sardegna e della Fondazione di Sardegna e allo straordinario supporto della Fondazione Sardegna Film Commission e del Mibact, Olbia Film Network si ritaglia un posto strategico nel panorama degli appuntamenti cinematografici europei e si candida per diventare il centro di sviluppo della giovane imprenditoria cinematografica nazionale.
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    Figari Film Festival 2020: Tutti i vincitori

    Proclamati i vincitori del Figari Film Festival, che si è concluso oggi a Olbia dopo quaranta corti e cinque giornate di mercato.

    Best International Short Film – Da Yie di Anthony Nti/ Special Mention – Sticker di Georgi M.Unkovski
    Best National – Indimenticabile di Gianluca Santini /Menzione Speciale – Destino di Bonifacio Angius
    Best Regional – Margherita di Alice Murgia
    Best Animation – Memorable di Bruno Collet
    Best Scarpette Rosse – A sister di Delphine Girard

    Miglior sceneggiatura per la competizione Corto Sardegna va a parimerito a Pesce siluro di Roberta Palmieri e Francesco Rubattu e Sa sùrbile di Roberta Martinelli e Marcello Pedretti.

    Da stasera e fino al 20 settembre proseguono le attività dell’Olbia Film Network (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dalla Regione Autonoma della Sardegna, dal Comune di Olbia, dalla Fondazione Sardegna Film Commission e dalla Fondazio- ne di Sardegna), con le serate dedicate alle Opere Prime e Seconde nazionali dell’ultimo anno, presentate al pubblico alla presenza di autori e cast artistico.

    Si inizia con il potente esordio di Carlo Sironi “Sole”, presentato del regista e del giovane interprete Claudio Segaluscio, mentre il 18 settembre sarà la volta del film “Abbi fede” opera seconda di Giorgio Pasotti. Protagonista della serata del 19 settembre sarà invece Giorgio Tirabassi con la sua opera prima “Il grande salto”, film uscito in streaming nel mese di giugno, mentre il sardo Mario Piredda e il suo primo lungometraggio “L’Agnello”, già presentato con un ottimo riscontro alla Festa del cinema di Roma, chiuderanno la manifestazione con la proiezione serale del 20 settembre accompagnata dai protagonisti Nora Stassi e Luciano Curreli.
    Come ogni anno si avrà inoltre l’assegnazione dei premi speciali. Il Premio Comunicazione “Cinema e Parole 2020” andrà l’ attrice Michela Giraud, che con la sua verve irriverente e cinica si è fatta strada nella comicità fino ad arrivare alla conduzione di CCN, Comedy Central News, su Comedy Central, il canale di comicità di Sky, mentre il Premio Beatrice Bracco per gli attori rivelazione dell’anno, verrà consegnato alla giovanissima protagonista della serie cult “SKAM Italia” Beatrice Bruschi.

     

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    Figari Film Festival 2020: La serata finale

    La sezione competitiva dell’Olbia Film Network chiude battenti con una serata di proiezioni all’insegna della diversità e dell’inclusione.

     

     

     

     

    Il Figari Film Festival si conclude tra diversità, inclusione, tabù e femminismo. L’ultima serata di proiezioni ha regalato al suo pubblico l’amara riflessione animata Song sparrow, sul viaggio a bordo di un camion frigo di un gruppo di rifugiati alla ricerca di una vita migliore, la dolente rivendicazione della propria sessualità di Luna, ragazza disabile confinata dai pregiudizi, in Indimenticabile. Arriva invece dall’Estonia il surreale e irriverente viaggio animato di un giovane lupo dai bollenti spiriti, Toomas Beneath the Valley of the Wild Wolves.

    Dall’Italia invece arrivano l’ironia di Spera Teresa, un mockumentary girato con attori locali nelle zone colpite dal sisma nel 2016, e la dolcezza di Settembre, racconto adolescenziale dal sapore nostalgico tra educazione sentimentale e scoperta della sessualità.
    Chiude l’irruenza e la forza di Wanted strong woman, un ritratto coraggioso sul mondo del wrestling al femminile.

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    Olbia Film Network 2020: Figari Film Festival verso la conclusione

    “Partecipai al Figari Film Fest il primo anno con il mio primo cortometraggio. Oggi torno dopo dieci anni con il mio ultimo lavoro, e questa cosa mi riempie di gioia. È il mio festival preferito”.  Con queste parole Giulio Mastromauro, vincitore del David di Donatello di quest’anno per il miglior cortometraggio, saluta il pubblico del Figari Film Fest, durante la terza serata del festival che ieri tra gli altri cortometraggi in gara ha visto passare sul grande schermo il suo Inverno. Il film esplora il dolore e il senso di perdita attraverso gli occhi di Ti-mo, il più piccolo di una comunità greca di giostrai; tra gli altri lavori presentati anche Destino di Bonifacio Angius,  Afloat di Eve – Chems De Brouwer, Cayenne di Simon Gionet e Fairyocious di Fabien Ara.

    Il festival di corti giunto quest’anno alla decima edizione e da quattro anni la competizione ufficiale dell’Olbia Film Network, entra nel vivo della competizione e si avvia alla conclusione, confermando un’ ottima affluenza di pubblico alle proiezioni di Piazza Dante ad Olbia (prenotabili tramite la App di billetto.it).
    Stasera ultima serata di proiezioni con gli ultimi otto cortometraggi in gara e da domani sera via alla sezione delle Opere Prime con il lungometraggio di Carlo Sironi Sole.

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    Ai nastri di partenza l’Olbia Film Network 2020

    Torna dal 12 al 20 settembre la quarta edizione dell’ Olbia Film Network, l’evento professionale di cinema
    dedicato ai cortometraggi ed agli esordi cinematografici che si svolge nel capoluogo sardo dal 2017.
    Creato con lo scopo principale di presentare e promuovere l’arte cinematografica contemporanea regionale,
    nazionale ed internazionale e di favorirne la produzione e lo sviluppo, oggi l’evento grazie anche al costante
    lavoro del direttore artistico Matteo Pianezzi, e di tutto il giovane staff, è riuscito a ritagliarsi un ruolo di
    primo piano nel panorama nazionale ed europeo, divenendo un festival di riferimento tra i più importanti del
    settore. Competizione ufficiale della manifestazione è il Figari Film Fest, festival internazionale del
    cortometraggio che quest’anno festeggia la decima edizione.

    “Il cinema non può fermarsi – ha commentato il direttore del festival Pianezzi – Olbia sta diventando il punto di riferimento per tutti i giovani autori e produttori italiani under 40. Un grande ufficio a cielo aperto in uno dei posti più belli del mondo, un luogo dove incontrarsi per costruire il futuro del cinema. Considero molto importanti gli sforzi fatti per organizzare un festival in presenza, soprattutto in un momento così particolare. Un segnale forte per tutta l’industria. Dopo mesi di lockdown e paura, mi auguro che le persone abbiano fame di cinema, che abbiano la voglia di sedersi nel buio di una sala e potersi cibare di arte e cultura. La magia della sala e della condivisione ci è mancata troppo quest’anno. Abbiamo un parterre di ospiti eccezionale e sono certo sarà una grande edizione”.
    Si parte il 12 settembre con una speciale serata anteprima, animata dall’incontro con la star dei social Andrea
    Pinna (Le perle di Pinna) che presenterà il suo nuovo libro “I panni degli altri”.
    Dal 13 settembre prenderà poi il via il festival vero e proprio che vedrà la mattina le attività professionali
    del mercato e la sera le proiezioni alla presenza di pubblico e ospiti.
    Ogni mattina, fino al 17 settembre centinaia di professionisti accreditati dell’intera filiera cinematografica
    daranno vita al fitto programma dell’International Film Market organizzato anche grazie al supporto della
    Fondazione Sardegna Film Commission.
    Sarà un’edizione ibrida con eventi sia in presenza sia in remoto, già confermata la presenza istituzionale del Sottosegretario con delega al Cinema e Audiovisivo Anna Laura Orrico e di Jole Giannatasio della DG Cinema e Audiovisivo per un panel sui fondi nazionali destinati alla cinematografia.
    Numerosi gli appuntamenti dedicati ai giovani produttori, che vedranno la partecipazione di Rai Cinema,
    Cattleya, Sky, Vivo Film, Kimera e tantissime altre realtà, fra le più importanti del panorama
    cinematografico nazionale, rappresentate anche dalle associazioni di categoria AGICI e CNA Cinema e
    Audiovisivo.
    Da ricordare anche gli incontri dedicati alla realizzazione e produzione dei film di animazione, il panel sui
    fondi per cortometraggi legati alle Film Commission nazionali e la tavola rotonda sulle opportunità di
    finanziamento e co-finanziamento europeo a cui parteciperanno Europa Creativa e EAVE.

    Una speciale masterclass sarà dedicata al film Miss Marx di Susanna Nicchiarelli, prodotto da Vivo Film,
    fresco di presentazione al Lido di Venezia e studiato come case history legato alla co-produzione europea.
    Progetti particolarmente importanti del mercato saranno Corto Sardegna e Atelier Euro.Med.
    il primo vedrà la possibilità per cinque registi, di aggiudicarsi un premio in servizi pari a 10.000€ per
    realizzare un cortometraggio in Sardegna. A giudicare i lavori saranno chiamati i due sceneggiatori isolani,
    di fama nazionale Gianni Tetti ed Antonio Manca, che saranno affiancati nella scelta dal regista Paolo Zucca,
    reduce del successo ottenuto lo scorso anno con il film “L’uomo che comprò la luna”.
    Atelier Euro.Med è invece un laboratorio residenziale dedicato al documentario che, dopo la tappa in
    Basilicata al Metaponto Film Network, approda ad Olbia e vedrà i registi dei quattro progetti in sviluppo,
    lavorare sulle proprie storie, seguiti dai tutor Francesca Mazzoleni e Nicola Ragone.
    Dal 13 sera, e per quattro serate, a farla da protagonista sarà invece il Figari Film Fest con i suoi 40
    cortometraggi in gara proiettati alle ore 21,00 in Via Dante ad Olbia alla presenza del pubblico e di una ricca
    giuria che annovera nomi internazionali tra i quali, Yves Piat regista francesce candidato all’Oscar lo scorso anno con il film “Nafta football club”, Leonor Teles regista portoghese nominata per il Best Short agli
    European Film Award 2019 e Sandhya Suri regista indiana che con i sui film ha vinto il Sundance Film
    Festival oltre al prestigioso Festival di Toronto ed è stata nominata per i BAFTA Award in Inghilterra nel
    2019.
    In primo piano anche i nomi italiani della giuria di qualità: i registi Carlo Sironi e Pippo
    Mezzapesa affiancati dall’attore Jacopo Cullin, saranno chiamati a valutare i film stranieri, mentre Stella
    Pecollo, attrice, performer e scrittrice, insieme con la giornalista Sonia Serafini e l’attrice Francesca Cavallin,
    valuteranno i film della categoria “Scarpette rosse” tutta a tematica femminile, ed in chiusura l’illustratrice
    Chiara Sgatti e il fumettista isolano Bepi Vigna avranno il compito di decretare il miglior corto della
    categoria Animazione.
    Il Festival proseguirà con le serate dedicate alle Opere Prime e Seconde nazionali dell’ultimo anno,
    presentate al pubblico alla presenza di autori e cast artistico.
    Il 17 settembre si inizia con il potente esordio di Carlo Sironi “Sole”, presentato del regista e del giovane
    interprete Claudio Segaluscio, mentre il 18 settembre sarà la volta del film “Abbi fede” opera seconda di
    Giorgio Pasotti. Protagonista della serata del 19 settembre sarà invece Giorgio Tirabassi con la sua opera
    prima “Il grande salto”, film uscito in streaming nel mese di giugno, mentre il sardo Mario Piredda e il suo
    primo lungometraggio “L’Agnello”, già presentato con un ottimo riscontro alla Festa del cinema di Roma,
    chiuderanno la manifestazione con la proiezione serale del 20 settembre accompagnata dai protagonisti Nora
    Stassi e Luciano Curreli.

    Come ogni anno si avrà inoltre l’assegnazione dei premi speciali. Il Premio Comunicazione “Cinema e
    Parole 2020” andrà all’attrice Michela Giraud, che con la sua verve irriverente e cinica si è fatta strada nella
    comicità fino ad arrivare alla conduzione di CCN, Comedy Central News, su Comedy Central, il canale di
    comicità di Sky, mentre il Premio Beatrice Bracco per gli attori rivelazione dell’anno, verrà consegnato alla
    giovanissima protagonista della serie cult “SKAM Italia” Beatrice Bruschi.
    Una importante novità è rappresentata dalla piattaforma di streaming e industry, di produzione
    completamente sarda, Pramamovie, che consentirà di seguire l’intero Festival online e che ospiterà dei
    contenuti esclusivi visibili solo in questa modalità, come la sezione Diamanti grezzi e la sezione Junior
    che concorreranno per aggiudicarsi rispettivamente l’Audience Award 2020 e il Junior Award 2020.
    Unico nel suo genere il Festival, oltre a valorizzare la cinematografia nazionale e internazionale, mira allo
    sviluppo dell’attività filmica dell’isola e alla valorizzazione della Sardegna sotto ogni suo profilo:
    ambientale, storico, culturale e di costume, con le piazze, i piccoli borghi e le splendide spiagge, che fanno
    da cornice all’evento.

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    Venezia 77: Notturno, intervista a Gianfranco Rosi

    Tre anni in Medio Oriente fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano. Tanto ci è voluto prima che Gianfranco Rosi riuscisse a portare a termine Notturno, documentario sulla quotidianità dietro la tragedia della guerra, presentato in concorso a Venezia 77. Il regista già Leone d’Oro con Sacro Gra, ce lo racconta così.

    Servizio a cura di Rocco Giurato

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    Festival del Cinema di Spello: Intervista a Milena Vukotic

    Milena Vukoti è protagonista de “La Fellinette”, favola animata diretta dalla nipote di Federico Fellini, a ottobre alla Festa del Cinema di Roma. L’attrice, omaggiata dal Festival di Spello con un Premio alla Carriera, è anche sul set di Natale su Marte di Neri Parenti e ci parla della difficoltà del set nell’era COVID-19.

    Servizio a cura di Rocco Giurato

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    Festival del Cinema di Spello: Intervista a Laura Luchetti

    Premio Ermanno Olmi alla giovane regista Laura Luchetti, che con il suo esordio, “Fiore gemello”, si è già distinta nel panorama del nuovo cinema italiano. Al Festival del Cinema di Spello, la regista ci racconta il viaggio del suo lavoro, che da Cannes al Sundance, da Toronto a Roma, non smette di mietere successi.

     

    Servizio a cura di Rocco Giurato

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