Kiki – Consegne a domicilio: Pony Express a cavallo di una scopa

Il genio del re dell’animazione giapponese immerso in una storia di tenerezza e formazione. Per un pubblico infantile, ma non solo.
VOTO: 3
Una storia tenera e forte allo stesso tempo, come la protagonista che la riempie con la sua carica vitale e il suo entusiasmo. Tratti morbidi e gentili, un vecchio abito e un grande fiocco rosso che la fa somigliare a un uovo di Pasqua: ecco Kiki, la streghetta gentile che deve imparare a mantenersi da sola.
Miyazaki porta sullo schermo una vicenda di formazione con i toni pacati e fiabeschi che ben si adatterebbero a una serie per bambini, ma che racchiude in sé tutta una riflessione sulla crescita, la maturazione e il tormento tutto femminile delle ‘giornate storte’. La cura dei particolari e la vivacità dei colori fanno di ogni ambientazione una tavola da collezione: la città disegnata dall’autore è un misto fra tutte le città europee, immersa nel sole e piena di verde, avvolta da una tranquillità e da ritmi ora da metropoli, ora da paesello di provincia.
Quasi si legge tra le righe il desiderio di trarne una serie televisiva…