Iron Man 3: The Devil in me!

Un fuoco arde in fondo alla Marvel e ai suoi eroi. Quello dentro Iron Man 3 rischia di dsitruggerlo, ma anche i suoi nemici e i suoi affetti più cari nascondono brucianti segreti…
VOTO: 3,5
Siamo stati quasi un anno ad aspettare lo Stark alcolista promesso da Mr. Marvel in persona, Kevin Feige, alla presentazione di The Avengers e invece… Ecco la prima sorpresa. Il nuovo Iron Man 3 parte dalla saga ‘Extremis’ e non dalla storia ‘Demons in a Bottle’ per raccontare la discesa agli inferi dell’immaturo ed egocentrico miliardario interpretato da Robert Downey Jr.; e lo fa con un equilibrio che da un po’ non vedevamo nei prodotti degli Studios californiani.
Se il buongiorno si vede dal mattino, l’annunciata Seconda Fase della produzione Marvel promette davvero di essere migliore della prima con il ‘Dark World’ di Thor (8 novembre 2013), il ‘Winter Soldier’ di Captain America (accompagnato da Robert Redford dal 4 aprile 2014) e i Guardians of the Galaxy (il 1 agosto 2014), tre tappe di avvicinamento a The Avengers 2 (in uscita il 1 Maggio 2015) che condivideremo con il nostro eroe giallorosso.
E’ infatti quanto vissuto in occasione del celebre Team Up a New York alla base della crisi e degli attacchi di panico di Tony Stark, diviso tra la relazione simbiotica con il suo alter ego metallico e quella sentimentale con la sempreverde (ma sorprese arriveranno anche da lei) Pepper!
Per aspera ad astra, potremmo dire sintetizzando, visto che sia Tony sia la sua armatura ne passano di tutti i colori in questo terzo capitolo, vero punto di svolta di una ipotetica trilogia, e non solo, visto il ruolo che si promette all’eroe nel prossimo futuro. Ovviamente senza dimenticare l’ampia base di fan e la Storia della editoriale – come dimostra l’inserimento del Mandarino, anche se in maniera più sorprendente di quanto possiate aspettarvi – e soprattutto senza perdere lo spirito. Come dimostrano un paio di chicche niente male: dal solito cameo di Stan Lee, stavolta particolarmente contento, a una scena finale meno ‘anticipatrice’ ma molto divertente, passando per la sigla, finale vintage e nostalgica come poche altre.