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Nut Job – Tutto molto divertente: Animali alla riscossa

Nut Job – Tutto molto divertente: Animali alla riscossa

Arriva il sequel del primo e poco fortunato “Nut Job”. Cambio ai vertici: Carl Brunker sostituisce Peter Lepeniotis alla regia e firma un secondo capitolo nettamente superiore al precedente. In sala dal 23 novembre.

 

 

Li avevamo lasciati nel negozio di noccioline appena chiuso, ed è qui che ritroviamo lo scoiattolo Spocchia, il  compagno d’avventure Carlino Sottiletta e il topo Buddy: una vita tranquilla e cibo per tutti. Almeno fino a quando il negozio non esploderà costringendo la bizzarra compagnia di animali a tornare a vivere a Liberty Park. Peccato che le mire espansionistiche del sindaco della città minaccino di trasformare la loro naturale dimora in un luna park. Da qui riparte Nut Job – Tutto Molto divertente che vedrà i protagonisti del primo e poco fortunato capitolo della saga inaugurata da Nut Job, nuovamente all’opera: questa volta la missione sarà riconquistare il proprio parco, una rivolta rocambolesca capitanata da Spocchia al ritmo, nella versione italiana,  di ‘Andiamo a comandare’ di Rovazzi.
Il risultato è una godibile animazione per il pubblico dei più piccoli, una favola ecologista e sul senso profondo dell’amicizia e della tolleranza.

Rispetto al primo episodio un vero miracolo: cambiano gli autori, così Carl Brunker (già alla guida dell’apprezzata commedia animata Fuga dal pianeta terra) prende il timone che nel capitolo precedente era stato affidato con scarso successo a Peter Lepeniotis, e con Scott Bindley e Bob Barlen riscrivono storia e personaggi: un lavoro di  oltre due anni “per creare le animazioni, i set, gli oggetti di scena, la musica e tutti gli altri elementi del film”. “Fare un cartone animato – spiega il regista – è un processo lento e ponderato, è stato meraviglioso vedere tutto prendere forma durante la produzione. Penso che questo film sia incredibile, ed è il risultato di tutti gli artisti che ci hanno lavorato”. Un mix di action movie e gags da slapstick comedy che rivitalizzano l’universo di Nut Job, animali versus umani, nel tentativo di ristabilire un ordine naturale delle cose, un mondo in cui le facili scorciatoie cedono il passo al sacrificio: reimparare a procacciarsi il cibo, vivere in un habitat incontaminato e proteggerlo dalle speculazioni umane.
La sconquassata e stramba combriccola degli animali protagonisti riesce a coinvolgere per ritmo e ironia, la storia non sarà delle più originali, ma non ha altro obiettivo se non quello di intrattenere i giovanissimi. E ci riesce bene dimostrando rispetto al primo episodio una notevole superiorità tecnica, narrativa e stilistica.
Azzeccata la combinazione con il tormentone pop di qualche estate, entrato ormai nel cuore e nelle orecchie di migliaia di ragazzini.

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Elisabetta Bartucca

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