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    IX Festival del Cinema Spagnolo: A Roma dal 5 al 10 maggio

    Il Festival del Cinema Spagnolo celebra a Roma la sua nona edizione, dal 5 al 10 maggio, come di consueto al Cinema Farnese Persol di Campo dè Fiori: la manifestazione, da sempre itinerante, farà quindi tappa per il terzo anno consecutivo a Milano (dal 27 al 29 maggio) e a Trieste, (il 30 e 31 maggio).
    La Nueva Ola, sezione ufficiale del festival, presenterà i migliori film dell’ultima stagione, tra le prime anticipazioni: “A cambio de nada”, commedia sociale di Daniel Guzmán che sarà ospite a Roma, fresco vincitore di 2 Premi Goya 2016 (Miglior Regista esordiente e Miglior Attore Rivelazione per Miguel Herrán). Protagonista del film, l’adolescente Dario che, dopo il divorzio dei genitori, passa le giornate per strada bighellonando con il suo migliore amico. All’inizio dell’estate decide di fuggire di casa, per provare a cambiare prima di essere costretto a farlo.

    Altro lungometraggio in programma Magical girl di Carlos Vermut, Miglior Film e Miglior Regia al Festival di San Sebastián e vincitore del Premio Goya per la Miglior Attrice per Barbara Lennie. Elogiato da Pedro Almodóvar come “un gioiello: la più grande rivelazione del cinema spagnolo degli ultimi 20 anni”, il film narra la storia di Luis, un professore di letteratura disoccupato che vuole esaudire il desiderio di sua figlia Alicia: indossare l’abito ufficiale della serie manga Magical Girl Yukiko. Il prezzo del vestito è però troppo alto per le risorse di Luis che è dunque costretto a cercare il denaro come può. Lo farà attraverso Barbara, affascinante e misteriosa ragazza, conosciuta una notte per caso.

    Altra anticipazione è Hablar (Parlare) di Joaquin Oristrell, film corale che presenta un cast di stelle del recente cinema spagnolo, ambientato in una notte immersa nelle strade di Madrid. Un caleidoscopio di micro storie, realizzato in un unico piano sequenza –senza trucchi–, in cui i vari personaggi entrano ed escono dall’inquadratura mostrando uno spaccato della società spagnola contemporanea: amori e disincanti, la crisi e la voglia di riscatto, la magia del cinema e la passione per la vita.

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    Far East Film Festival 18: Tutto quello che vedremo

    Per molti è un simbolo di forza e di libertà. Per molti altri, specie per chi ha letto Salgari, è un simbolo di resistenza e di ribellione. Ma il Far East Film Festival è, prima di tutto, un simbolo di energia: quella che serve per portare avanti un grande progetto culturale e quella che occorre, non senza qualche indispensabile dose di autoironia, per dichiararne gli intenti. Del resto, non è certo un caso se la diciottesima edizione si aprirà sotto il segno della tigre. Anzi: sotto il segno di The Tiger, per essere precisi, lo splendido kolossal di Park Hoonjung che ruggirà in anteprima internazionale venerdì 22 aprile.
    L’Opening Night sarebbe già memorabile così, ma la fierissima tigre sudcoreana di Park, assetata di sangue e di giustizia, non ruggirà da sola: sotto i riflettori del Teatro Nuovo farà ritorno uno dei più vecchi e cari amici del FEFF. Chi? Un genio chiamato Johnnie To. A lui, indimenticato trionfatore del primissimo Audience Award con A Hero Never Dies, spetteranno due compiti: presentare al pubblico il gangster movie Trivisa di cui è produttore, sontuoso compendio dello stile Milkyway, e tagliare ufficialmente il nastro con il Festival trailer che porta la sua firma!

    Ebbene sì: il FEFF diventa maggiorenne e, per festeggiare come si deve, ha deciso di regalare a se stesso e al pubblico un gioiello davvero inestimabile. 30 secondi di pura bellezza d’autore. 30 secondi in cui Johnnie “debutta” nel cinema d’animazione (già questo, superfluo sottolinearlo, è un regalo nel regalo) e in cui il suo sguardo incontra le sonorità di un enorme compositore: Lim Giong (regalo nel regalo nel regalo), premiato a Cannes per le musiche di The Assassin di Hou Hsiao-Hsien (incoronato, a propria volta, per la regia)! Cos’altro chiedere, alla serata d’apertura?
    Forse, per amor di simmetria, sarebbe giusto aspettarsi una serata di chiusura altrettanto memorabile. Ed ecco, allora, la Closing Night del 30 aprile: una data da segnare sul calendario, con un evidenziatore fluo, perché è la data in cui Sammo Hung salirà sul palco del Far East Film Festival! Dopo Joe Hisaishi e Jackie Chan, le due superstar del 2015, un altro mito assoluto ritirerà dunque il Gelso d’Oro alla Carriera. L’attore, regista e coreografo action che, nel corso dei decenni, ha saputo rivoluzionare indelebilmente il segno visivo delle arti marziali. Leggendario in patria, e amatissimo in tutto il mondo, Sammo accompagnerà a Udine il suo The Bodyguard (International Festival Premiere), entusiasmando i fan e consolidando la reputazione internazionale capitalizzata, anno dopo anno, dal FEFF.

    Ma lasciamo parlare – brevemente – le cifre di questo 18° capitolo: 72 film nella selezione ufficiale, di cui 50 in concorso, provenienti da 10 aree geografiche dell’Asia (5 anteprime mondiali, 10 anteprime internazionali, 8 Festival Premiere e 37 anteprime italiane, di cui 18 europee), oltre 100 eventi disseminati nel centro di Udine (citiamo, fra tutti, l’immancabile Far East Cosplay Contest del 24 aprile), 150 volontari prontissimi a scendere in campo, dal 22 al 30 aprile, spalleggiando lo staff del Festival.
    Un calendario fitto e articolato dentro cui non mancheranno il secondo FEFF Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti europei e asiatici, e il workshop internazionale Ties That Bind, che ormai da 8 anni mette in connessione produttori occidentali e orientali. E non va certo dimenticato l’evento di pre-apertura: una serata straordinaria, quella del 21 aprile, con lo spettacolo The Ghosts di Constanza Macras (ennesima pietra preziosa del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia)! Tra le novità del 2016, poi, spicca Focus Asia, l’appuntamento di business che si svolgerà al Cinema Visionario di Udine il 27, il 28 e il 29 aprile e vedrà il FEFF collaborare con MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo di Roma (assieme al Fondo Audiovisivo del Friuli Venezia Giulia e in collaborazione con la DG Cinema – MIBACT). Un primo passo verso il rafforzamento delle relazioni tra Europa e Asia per offrire ai buyer una panoramica sulle più recenti produzioni di genere.

    Ad affiancare la ricca sezione-concorso, che vedrà in sfida per l’Audience Award 2016 i migliori titoli panasiatici dell’ultima stagione (blockbuster, cult movie, outsider su cui scommettere, ma anche “oasi d’autore”, come l’attesissimo Three Stories of Love di Hashiguchi Ryosuke), ci sarà l’info-screening della controversa opera collettiva Ten Years e ci saranno ancora una volta diverse traiettorie parallele: quella dedicata ai documentari (da non perdere The Lovers and the Despot, preview del Biografilm Festival, cioè l’incredibile storia del rapimento del regista sudcoreano Shin Sang-ok da parte del dittatore nordcoreano Kim Jong-il), quella dedicata al Fresh Wave Festival (le giovani voci di Hong Kong), quella dedicata alla paura (grandissimo ritorno dell’Horror Day e primissimo approdo, sullo schermo udinese, per il sommo Kurosawa Kiyoshi: un crudele viaggio nel buio, e nella psiche, intitolato Creepy!), quella dedicata alle mostre (dall’arte contemporanea giapponese di Paradoxa all’universo del fumetto con il Viaggio a Tokyo di Vincenzo Filosa). Se quest’anno l’immancabile – devoto – omaggio alla storia del cinema asiatico sfiorerà la tuta gialla di Bruce Lee, proponendo nei nuovissimi restauri 4k alcuni autentici must (Dalla Cina con furore, Il furore della Cina colpisce ancora, L’urlo di Chen terrorizza anche l’occidente e The Game of Death) , l’occhio del FEFF indagherà a fondo sulla gloriosa fantascienza giapponese. Una retrospettiva di 10 film e una pubblicazione, entrambe intitolate Oltre Godzilla – Futuri alternativi e scenari fantastici del cinema giapponese ed entrambe curate dall’espertissimo Mark Schilling, che vedranno come ospite d’onore il mitico regista Obayashi Nobuhiko!

    Gli appassionati – scrive Mark Schillingconsiderano da molto tempo il Giappone una superpotenza del cinema di fantascienza, soprattutto per un sottogenere, i film di mostri (kaiju eiga), e per un personaggio, Godzilla. In realtà, i film di fantascienza giapponesi degli anni Cinquanta e Sessanta, affollati di razzi spaziali, UFO e vari tipi di armi e gadget esotici, saranno pure stati ispirati ai film sulle invasioni aliene di Hollywood, ma il loro stile unico, la loro energia e la loro immaginazione hanno influenzato non solo registi e animatori giapponesi, ma anche le loro controparti in tutto l’Occidente“.
    Non resta che darsi appuntamento al Teatro Nuovo, sede storica del Far East Film Festival, e aspettare che il trailer di Johnnie To apra ufficialmente le danze. Quale sarà il colpo di fulmine che, quest’anno, trafiggerà gli spettatori? Un esordio con la “e” maiuscola come The World of Us di Yoon Ga-eun o, magari, il sorprendente Ola Bola che ci parla del calcio malaysiano? Un intenso dramma sentimentale come Mountain Cry di Larry Yang o, magari, l’insolito road movie Lost in Hong Kong di Xu Zheng che ha letteralmente polverizzato il botteghino dell’ex colonia britannica? Una buffa e tragica storia di redenzione come Mohican Comes to Home di Okita Shuichi (con un inedito Matsuda Ryuhei in versione punk-hipster) o, magari, la prima mondiale di Hime-Anole, che il 25 aprile porterà sul red carpet del FEFF 18 (è tutto vero, care ammiratrici, è tutto vero!) l’idol giapponese Morita Go?

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    Scuola Arti al Politecnico di Roma: via ai nuovi corsi

    Al via la nuova stagione di corsi per adulti e ragazzi della Scuola delle Arti al Politecnico di Roma. I corsi di FumettoViola e Mosaico si aggiungono infatti ai già collaudati corsi di Scultura, PitturaDisegno, Pianoforte, Chitarra e Violino.
    Caratteristica principale e fondamentale della Scuola delle Arti – sottolinea la direzione artistica – è disporre, come Associazione Culturale, di un corpo docente formato da artisti professionisti che, oltre a insegnare la tecnica, introducono una nuova concezione didattica, rendendo l’allievo libero di realizzare una personale ricerca sull’Arte“.

    In programma anche numerosi incontri culturali e workshopScultura in fonderia (modellato per la fusione in metallo), Scuola del nudo e disegno dal vivo e, per un livello avanzato, Processo creativo e metodo attraverso pittura e disegno.  Ogni corso di arti visive sarà composto da gruppi di lavoro con un numero massimo di 6 allievi, mentre i corsi di musica saranno individuali.
    Per ogni corso è prevista una lezione di prova gratuita e le iscrizioni sono sempre aperte fino al mese di agosto 2016 con possibilità di pre-iscrizione per i corsi autunnali.

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    Il Grande Dittatore torna al cinema

    Il prossimo 11 gennaio uno dei più grandi capolavori della cinematografia mondiale tornerà al cinema in versione restaurata. Si tratta di Il Grande Dittatore, pellicola di Charlie Chaplin che fu proiettata per la prima volta a New York nell’ottobre del 1940.
    Il restauro della pellicola è stato portato avanti da Criterion Collection in collaborazione con la Cineteca di Bologna e rientra nel ciclo Il cinema ritrovato, che negli ultimi mesi ha già riportato in sala i restauri di Salò o le 120 giornate di Sodoma, Il terzo uomo, I pugni in tasca e Amarcord, mentre per febbraio sono attesi Nosferatu e Il Gabinetto del Dr. Caligari.
    Scritto, diretto e interpretato da Charlie Chaplin, Il Grande Dittatore è stato il primo film sonoro nella carriera dell’artista inglese e nell’Europa della II Guerra Mondiale la pellicola fu fortemente osteggiata: il potere nazifascista, infatti, ne vietò la distribuzione tra il 1940 e il 1945 in tutto il Vecchio Continente assoggettato. In Italia la prima proiezione del film si ebbe solo nel 1946 con il titolo Il dittatore, poi modificato in quello attuale nella riedizione del 1961.
    Considerato il più grande inno pacifista della storia della cinematografia mondiale, Il Grande Dittatore contiene tutto quell’umanesimo che Chaplin aveva mostrato nei suoi film precedenti e che tocca l’apice nel toccante monologo finale. Criticando aspramente il regime nazista, Chaplin interpreta il doppio ruolo di un barbiere ebreo e del dittatore Adenoid Hynkler, parodia di Adolf Hitler, ma trovano spazio nel film anche altri personaggi ispirati a figure chiave dell’età dei totalitarismi europei: Bonito Napoloni (Mussolini), Garbitsch (Goebbels) e Herring (Goering).
    Oltre alla proiezione in sala in lingua originale e sottotitolato (qui per conoscere le sale interessate), il restauro uscirà anche in una versione DVD al cui interno saranno presenti un booklet e il documentario Chaplin ritrovato: Il Grande Dittatore, che raccontano tutti i retroscena della produzione del film e la scoperta di una scena inedita che non fu inserita nel montaggio della versione originale.

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    #CinemaDays: al cinema a 3 euro

    Quattro giorni di cinema ad un prezzo incredibile: torna anche quest’anno #CinemaDays, iniziativa promossa da ANEC, ANEM e ANICA con il sostegno della Direzione Generale Cinema del MiBACT. Dal 12 al 15 ottobre, nelle sale aderenti, si potrà godere delle pellicole in programmazione al prezzo ridotto di 3 euro.
    Una iniziativa che, rispetto agli scorsi anni, si sposta da maggio e ottobre, nel vivo della stagione cinematografica, e che andrà ad interessare tutti quei film in uscita da questa settimana. Tra i film in programmazione, che saranno interessati alla riduzione del prezzo del biglietto, ricordiamo Black Mass di Scott Cooper con Johnny Depp, Padri e figlie di Gabriele Muccino con Russell Crowe, Life di Anton Corbijn, Hotel Transylvania 2 di Genndi Tartakovskij, Lo stagista inaspettato di Nancy Meyers, Suburra di Stefano Sollima e The Lobster di Yorgos Lanthimos.
    Per l’elenco delle sale che aderiscono all’iniziativa, potete andare sul sito di #CinemaDays (cliccando qui) e, per chi vive a Roma, potrà usufruire di ulteriori sconti e riduzioni per le proiezioni dei film selezionati alla X Edizione della Festa del Cinema (qui per ulteriori informazioni), in programma dal 16 al 24 ottobre.
    Un’occasione davvero imperdibile per tutti gli amanti del cinema. Buona visione!

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    33° Bellaria Film Festival: Greta Scarano ospite ai CineCocktail

    Dopo il successo dello scorso anno, torna alla 33ma edizione del Bellaria Film Festival l’appuntamento con i CineCocktail – Incontri ravvicinati del miglior tipo: cinema cocktail e chiacchiere in libertà.

    Ideati e condotti dalla giornalista e scrittrice Claudia Catalli e definiti “i faccia a faccia più interessanti del panorama cinematografico”, i CineCocktail faranno tappa il 26 luglio in Piazza Matteotti alle ore 21. Ospite dell’incontro sarà l’attrice e madrina del Bellaria Film Festival Greta Scarano.

    “Una delle mission fondamentali dei CineCocktail è dare spazio, voce e attenzione ai giovani talenti – spiega Claudia Catalli – Dopo Marco Palvetti, Lorenzo Richelmy e Sara Serraiocco sarà un piacere presentare al pubblico un’attrice anticonvenzionale e valida come Greta Scarano”.

     

    LA RICETTA DEI CINECOCKTAIL
    WHAT: Incontri di cinema con ospiti italiani e internazionali. Un format nuovo, originale e di successo, applaudito a Cannes, Berlino, Venezia, Roma e altri festival.
    Ne sono stati ospiti: divi hollywoodiani come John Turturro, Michael Madsen e Daryl Hannah; bellezze internazionali come Moran Atias e Maria Grazia Cucinotta; interpreti italiane come Valeria Solarino, Luisa Ranieri, Maya Sansa, Daniela Virgilio, Donatella Finocchiaro e Giorgia Wurth; attori affermati come Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Giuseppe Battiston, Piergiorgio Bellocchio e Marco Bocci; nomi di spicco dell’universo giovanile come Francesco Mandelli, Nicolas Vaporidis e Francesco Arca; leggende del mondo dello spettacolo come Pippo Baudo; registi apprezzati come Daniele Vicari e Costanza Quatriglio; autori e talenti emergenti under 30 come Marco Palvetti, Sara Serraiocco, Enrico Maria Artale, Lorenzo Richelmy, Margherita Laterza, Maria Roveran. Gli ospiti sono chiamati a conversare con il pubblico, tra proiezioni, video e domande. E spesso mettono in scena piccoli happening esclusivi (monologhi, reading, mini-live etc). L’idea è un evento unico nel suo genere, che attraverso una conversazione informale di fronte a un cocktail allarghi il dibattito sul cinema al pubblico presente.

    WHO: La direzione artistica è a cura di Claudia Catalli, giornalista e scritrice. Collabora da anni con prestigiose testate nazionali (Grazia, Tu Style, GQ, Wired) occupandosi di cinema, con diverse pubblicazioni al riguardo. Nel 2012 fonda i CineCocktail e li realizza con successo nel corso dei più importanti festival cinematografici internazionali.

    WHY: Per parlare di cinema in modo nuovo e diverso, sorseggiando un cocktail. Per allargare il dibattito artistico ai non addetti ai lavori e coinvolgere il pubblico in un confronto collettivo su cosa significhi, oggi, lavorare nel mondo dello spettacolo. Per dare la chance a nuovi talenti e artisti emergenti di farsi conoscere. Per richiamare l’attenzione su divi, personalità e attori apprezzati che vogliano mettersi in gioco e magari mostrarsi sotto una luce diversa. Per confrontarsi insieme rispetto a temi e argomenti diversi. Per avvicinare celebrities e appassionati, personaggi leggendari e fan, critica e pubblico in un’atmosfera informale.

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  • I CineCocktail al Cortinametraggio 2015

    Il CineCocktail? “Un bel regalo per noi attori”. A dirlo alla scorsa edizione del Cortinametraggio  Anna Foglietta, che si spendeva in parole di elogio per il format ideato e condotto dalla giornalista Claudia Catalli. Squadra che vince non si cambia e così anche quest’anno gli incontri di cinema davanti a un buon cocktail e in un’atmosfera del tutto informale tornano a Cortina d’Ampezzo, in occasione del Cortinametraggio 2015, che quest’anno spegne dieci candeline.

    L’incontro CineCocktail@Cortinametraggio si terrà sabato 21 marzo a partire dalle ore 17 a ingresso libero presso il Grand Hotel Savoia di Cortina D’Ampezzo e, come in una jam session, vedrà protagonisti in un dibattito collettivo sul cinema italiano gli attori Giorgio Pasotti, Tosca D’Aquino, Antonia Liskova, Fabio Troiano e Marco Palvetti.

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    “Cinema Muto Moderno in Jazz”: cineamatori di Roma… unitevi!

    Film muti amatoriali musicati dal vivo. Succede domani (giovedì 12 marzo) a partire dalle 18 a Roma (galleria Bottega Margutta, Via Margutta 58) grazie all’evento Cinema Muto Moderno in Jazz, che diventa anche occasione per il vernissage della mostra Pellicole Marguttianeraccolta di film amatoriali e foto dal 1905 di Roma e delle grandi capitali del mondo.

    La serata, a ingresso gratuito, si apre con la proiezione in anteprima mondiale del film in 16mm girato da un cineamatore all’interno del dirigibile Zeppelin Hindenburg durante la penultima traversata transatlantica – prima della sua esplosione nel 1937 – restaurato e scannerizzato in full HD dall’archivio Nosarchives.com, che sarà musicato dal vivo dalle improvvisazioni di un trio jazz. L’evento è occasione per lanciare il bando 2015 della quarta edizione del festival Come Eravamo, che si terrà a Roma nell’autunno 2015 e che avrà come tema La Storia, rivolto a registi, aspiranti tali, scuole di cinema e studenti dei licei che si vogliano cimentare in cortometraggi, brevi documentari o spot pubblicitari attraverso l’utilizzo di materiale video d’archivio.

    La serata inaugurerà la mostra di materiali amatoriali antichi “Pellicole Marguttiane”, con l’esposizione di foto su vetro di Roma risalenti al 1900 e una collezione fotografica sulla Palestina Ottomana e Inglese e su Gerusalemme (1895 ­-1930). Vere e proprie chicche di cinema amatoriale, così come i filmati delle grandi capitali, Roma, Londra, Berlino, Parigi, New York nel 1926, ma anche di Tokyo nel 1931, di Kabul nel 1929, libera come non mai. Riprese da cineamatori, i cui eredi sono rappresentati dall’archivio nosarchives.

    La mostra sarà anche uno strumento utile per i cineamatori romani, in quanto nosarchives sarà presente nella boutique della signora Pepe con il suo scanner per pellicole amatoriali, il memory debrie full hd. I cineamatori romani potranno cosi  portare a via Margutta, le proprie pellicole per trasformarle in digitale ed eventualmente entrare a far parte dell’archivio con i propri fondi familiari.

    L’archivio Nosarchives.com e come funziona
    Nosarchives.com è le immagini di come eravamo. Ovvero tutti i filmini e le foto delle vacanze, del vostro nonno, coraggioso uomo in cerca di avventure, grande pescatore, addestratore di colombe, cantante lirico, attore di teatro, laddove si scopre come la storia individuale sia più interessante di quanto si possa immaginare. Le città, i paesaggi, le auto, i costumi, i volti della gente non sono più quelli di cinquant’anni fa e i nostri ricordi sono già Storia. L ‘archivio nosarchives non chiede di ricevere in dono le pellicole, ma chiede, a chiunque ne abbia voglia, di aderire al progetto con i propri materiali dei quali non perderà mai la proprietà intellettuale e che potrebbero costituire un reddito qualora i propri filmati vengano scelti dai clienti del portale internet. Questo sistema è totalmente nuovo nella storia degli archivi che, solitamente, sono proprietari al 100% dei materiali che custodiscono  (e che hanno acquisito spesso prima che la legge sui diritti d’autore fosse stata formulata). Nosarchives è, invece gestore e organizzatore di un fondo compost da materiali di proprietà varia (privati, società, enti ecc..) e I cui proventi di vendita vanno a coprire le spese di gestione ma soprattutto costituiranno la valorizzazione di un bene: un reddito per tutti gli aderenti al fondo multimediale.

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    Bif&st 2015: Jean-Jacques Annaud a Bari con “L’ultimo lupo”

    L’ultimo Lupo (Wolf Totem) di Jean-Jacques Annaud  sbarca al Bif&st in programma a Bari dal 21 al 28 marzo. Il film ( distribuito da Notorious Pictures nelle sale italiane a partire dal 26 marzo) verrà presentato il prossimo 22 marzo al Teatro Petruzzelli di Bari nella sezione Anteprime Internazionali del Bif&st, nel corso di una serata durante la quale il regista riceverà il Fipresci 90 Award. Nella stessa giornata Annaud terrà anche una Master Class coordinata da un autorevole critico francese.

    Il film, completamente ambientato in Cina, racconta la storia di Chen Zhen, un giovane studente di Pechino, che viene inviato nelle zone interne della Mongolia per insegnare a una tribù nomade di pastori. A contatto con una realtà diversa dalla sua, Chen scopre di esser lui quello che ha molto da imparare sulla comunità, sulla libertà ma specialmente sul lupo, la creatura più riverita della steppa. Sedotto dal legame che i pastori hanno con il lupo e affascinato dall’astuzia e dalla forza dell’animale, Chen un giorno trova un cucciolo e decide di addomesticarlo. Il forte rapporto che si crea tra i due sarà minacciato dalla decisione di un ufficiale del governo di eliminare, a qualunque costo, tutti i lupi della regione.

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    Al Detour per incontrare Tomas Milian, sullo schermo e via Skype!

    Prosegue l’interessante programmazione di qualità del cinema indipendente Detour (via Urbana 107 Roma), che organizza venerdì 16 gennaio una serata omaggio a Tomas Milian.
    Gli appassionati potranno assistere a due documentari sul grande attore cubano, premiato con il Marc’Aurelio alla carriera all’ultimo festival internazionale del film di Roma.
    “Tomas libre – Tomas Milian al Detour”, questo il titolo simbolico della serata, inizia alle 21.00 con la proiezione di un documentario realizzato con materiale inedito che ripercorre la sua carriera artistica dagli esordi col cinema “intellettuale”, passando per il western, fino alle ultime produzioni americane. A seguire la proiezione di “The cuban Hamlet – Storia di Tomas Milian” (Italia 2014, 60′) del regista Giuseppe Sansonna, documentario che racconta il ritorno di Tomas Milian all’Havana, lasciata nel 1956. Il regista Giuseppe Sansonna sarà presente in sala. Durante la serata è previsto un collegamento via Skype con Tomas Milian che potrà rispondere alle curiosità del pubblico in sala.
    Per agevolare il pubblico che vorrà partecipare alla serata la biglietteria aprirà mezz’ora prima della proiezione, alle 20.30.

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